Il limite più grande della riabilitazione impianto-protesica risiede nel fatto che tra quando si posiziona l’impianto a quando esso può essere caricato devono trascorrere almeno tre mesi, durante i quali il paziente rimane senza uno o più denti. Se la zona interessata è posteriore il disagio del nostro paziente è tuttosommato contenuto, ma se la zona è anteriore allora far trascorrere cosi tanto tempo con una evidente carenza estetica diventa un problema che noi specialisti dovremmo essere in grado di risolvere. In questi casi possiamo eseguire un impianto a carico immediato, sia esso post-estrattivo oppure no. Si tratta di posizionare un impianto in sede e caricarlo nella stessa seduta con un dente provvisorio, che poi dopo i soliti tre mesi verrà sostituito da un definitivo. Naturalmente per effettuare questa tecnica bisogna prima svolgere una accurata diagnosi radiografica per poter pianificare al meglio la sessione chirurgica. I risultati come si può vedere dagli esempi sono assolutamente soddisfacenti. La paziente presentava una frattura radicolare a carico di un premolare superiore, a causa di questa patologia il dente doveva essere estratto. Questo paziente già da molti anni aveva perduto l’incisivo laterale superiore di sinistra, finalmente quando si era deciso a rimetterlo voleva a tutti i costi chiudere immediatamente quella finestra che si era portato avanti per tanto tempo.L’Impianto post-estrattivo a carico immediato come l’impianto dentale a carico immediato rappresenta la tecnica più avanzata della chirurgia implantare, implantologia.
Caso 1
In conseguenza del lavoro svolto dalla paziente che prevedeva un quotidiano rapporto con il pubblico la signora manifestava la ferma volontà di non rimanere neanche un giorno con l’evidenza dell’estrazione.
In seguito ad un accurato studio delle radiografie del caso abbiamo deciso di fare estrazione, impianto e carico tutto nella stessa seduta.
La parte più difficile di tutta l’operazione è quella di mantenere inalterato il profilo gengivale, poiché a causa dell’estrazione l’osso tende a riassorbirsi portandosi dietro la gengiva ad esso più aderente.
Come possiamo vedere tra il provvisorio ed il definitivo il margine gengivale è rimasto esattamente allo stesso livello.
Il risultato finale sia del provvisorio che del definitivo è secondo me perfetto.Caso 2
Giacchè il nostro lavoro è anche quello di accontentare i nostri pazienti al meglio delle nostre possibilità, dopo aver effettuato le più scrupolose indagini radiografiche, abbiamo deciso di procedere con un carico immediato.
Nelle immagini del caso si apprezza il provvisorio nella seduta di asportazione dei punti.
Nei prossimi tre mesi la gengiva si modellerà intorno alla capsula rendendo il definitivo completamente mimetizzato con i denti vicini.