L’odontoiatria Estetica è quella branca di specializzazione che prende in considerazione il punto di vista estetico di un determinato trattamento.
Purtroppo la crisi economica, che ha colpito anche l’attività di molti dentisti, la poca chiarezza delle leggi oggi in vigore e la vasta platea di potenziali clienti ha fatto si che negli ultimi anni tra i trattamenti estetici proposti dai dentisti si siano aggiunti anche quelli storicamente trattati dai chirurghi estetici come ad esempio il botulino o i filler riempitivi. Di questi argomenti non ho alcuna conoscenza e quindi non verranno da me analizzati. A mio parere l’odontoiatria estetica riguarda solo le faccette di copertura e lo sbiancamento dei denti.
Faccette Estetiche
Le faccette estetiche, o semplicemente faccette, sono dei manufatti protesici che coinvolgono solo la porzione anteriore dei denti frontali. Tale strato viene asportato meccanicamente,ricostruito in laboratorio e successivamente cementato sul dente. Il materiale con cui vengono realizzate le faccette può essere la ceramica o il composito. Storicamente la ceramica è sempre stato il materiale di elezione per questi manufatti, da qualche tempo però il composito sta’ acquisendo sempre maggiori porzioni di mercato, probabilmente perché a differenza della ceramica non crea alcuna problematica di scollamento. Il cemento è l’unico supporto che tiene legata la faccetta al dente, ricordiamo che essendo le faccette dei manufatti protesici posti sui denti frontali ed essendo tali denti preposti a strappare i cibi, se il cemento non regge allo sforzo al quale viene sottoposto il dente quando strappa un cibo, la faccetta si staccherà ed andrà rincollata. La ceramica per sua natura non lega chimicamente con il cemento utilizzato per cui è soggetta molto facilmente al fenomeno di scollamento. Il composito invece ha la stessa costituzione chimica del cemento utilizzato, per cui, se si lavora bene, si crea un tutt’uno tra cemento e faccetta, e dal lato del dente una micro ritenzione meccanica. Questo consente una cementazione sia chimica che meccanica dando una maggiore stabilità alla protesi ed abbassando drasticamente il rischi di scollamento. Nell’odontoiatria estetica si usa ricoprire i denti da canino a canino o al limite da laterale a laterale in modo da donare al paziente un sorriso più bianco e naturale.
Sbiancamento Dentale
Lo sbiancamento è la tecnica con la quale si schiariscono i denti. La colorazione dei denti è ormai da decenni catalogata dalle case produttrici di materiali dentali, ogni colorazione viene chiamata tono e divisa in gruppi formati da molti toni diversi. Si calcola che con lo sbiancamento dentale professionale si possano perdere anche sette toni di scala colore, questo vuol dire che una persona con i denti giallo scuro possa arrivare al bianco latte. Naturalmente i motivi per i quali un paziente vuole sbiancare uno o più denti sono molteplici, dalla decolorazione dovuta ad una devitalizzazione, ai danni provocati dagli antibiotici o dal fumo o dai superalcolici, o semplicemente perché si vuole apparire con un sorriso più fresco e giovane. Esistono due tipi di sbiancamento, quello professionale e quello domestico, essi possono essere usati separatamente o contemporaneamente, naturalmente quello che ha più effetto è quello professionale, fatto a studio e con prodotti di alto livello. Bisogna però sfatare il mito che lo sbiancamento provochi un indebolimento dello smalto, se fatto bene, da persone capaci e con prodotti adatti non si crea alcun danno. Se invece si tende al fai da te acquistando prodotti in farmacia ed applicandoli a personale discrezione, allora possono intervenire problematiche anche importanti, dovute al fatto che il principio attivo del gel sbiancante è un acido tra i più potenti che esiste in natura, e che quindi deve essere sapientemente dosato nei modi e nei tempi opportuni.