La devitalizzazione è un'operazione odontoiatrica che consiste nell'asportare la polpa di un dente, segue i sintomi quali un'ipersensibilità a stimolazione esterna come freddo, caldo; con minore frequenza e intensità, dolce, salato, masticazione in genere. Questi sintomi, accompagnati da dolore acuto in seguito all'ipersensibilità, indicano a volte una pulpite, cioè un'infiammazione della polpa del dente, che è raramente reversibile.

Quando il dolore è acuto inoltre la polpa può rimanere danneggiata anche se il dente non presenta rotture o scheggiature evidenti; se non si cura per tempo l’infiammazione o l’infezione della polpa si può formare un ascesso.

Molti interventi di devitalizzazione vengono eseguiti per alleviare il mal di denti causato dall’infiammazione o dall’infezione della polpa, con le tecniche moderne e l’anestesia.

La devitalizzazione spesso può essere effettuata in una o due visite e comporta questi passaggi:

  1. Il dentista esamina il dente e fa una radiografia, poi somministra l’anestesia locale.
  2. Si pratica un’apertura sulla corona del dente, con gli strumenti si rimuove la polpa nella camera pulpare e nel canale radicolare, preparando la zona per l’otturazione.
  3. A questo punto l’endodontista riempie il canale radicolare con un materiale biocompatibile; nella maggior parte dei casi l’apertura viene chiusa con un’otturazione temporanea. L’otturazione temporanea verrà rimossa dal dentista prima della ricostruzione del dente.

Dopo questo intervento vi verrà richiesto di ritornare dal dentista per farvi mettere una corona o un qualche altro rivestimento che protegga il dente e gli permetta di funzionare come prima.