Caso di Gennaio 2018

Questo mese approfondiamo il discorso della rigenerazione ossea propedeutica alla successiva riabilitazione implanto-protesica.

Oggigiorno la richiesta dei nostri pazienti è sempre più proiettata verso la riabilitazione implantare, esistono però numerosi casi nei quali non è possibile mettere impianti in quanto per motivi estrattivi o infiammatori la superficie ossea necessaria risulta insufficiente o addirittura assente del tutto.

Nei due casi presentati questo mese poniamo l’attenzione sul riassorbimento osseo provocato da motivazioni infettive, nel primo caso una grave forma di malattia parodontale ha consumato completamente l’osso dei due canini superiori, nel secondo caso invece una terapia endodontica mal fatta ha causato una grave infezione periradicolare con conseguente riassorbimento di osso.

Quando il singolo sito o la zona di interesse per il posizionamento di impianti non ha osso a sufficienza per la chirurgia bisogna effettuare la cosiddetta rigenerazione ossea guidata, si genera cosi osso nuovo che in un periodo di tempo di circa sei mesi si trasforma in osso biologico nel quale sarà possibile inserire impianti in modo del tutto sicuro, anzi solitamente l’osso rigenerato ha una durezza anche maggiore dell’osso nativo.

Nei casi presentati si evidenzia anche la finalizzazione protesica, notate come le capsule sembrano naturalmente emergere dal tessuto gengivale ed integrarsi con i denti vicini.

Un altro caso risolto con successo dal DOTTOR FANELLI.


Autore: Dott. G. Fanelli 15 Gen 2018


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rigenerazione ossea guidata